Il Rating di Legalità può costituire un plus davvero importante per molte imprese, sia in termini di reputazione, sia in termini di benefici finanziari diretti.

Visibilità e Reputazione

Adottare una politica votata alla legalità, alla responsabilità sociale e alla trasparenza migliora le performance aziendali e favorisce opportunità di fare business, fortificando l’immagine dell’organizzazione agli occhi del mercato e migliorandone il posizionamento competitivo, anche a livello internazionale. In quest’ottica, il Rating costituisce uno strumento di trasparenza all’interno della supply chain, ponendosi a garanzia di una condotta aziendale solida e incardinata nel rispetto della legalità e della sostenibilità, nelle varie forme in cui questa si esplica.

Inoltre l’attribuzione del Rating costituisce un modo per aumentare la visibilità dell’azienda, in quanto, come già accennato, l’elenco delle imprese virtuose è pubblicizzato dall’AGCM tramite un’apposita sezione del proprio sito, costantemente aggiornata.

Migliore accesso al credito bancario

Per quanto concerne le modalità di considerazione del Rating di Legalità delle imprese in sede di accesso al credito bancario, di esso è possibile tenere conto in sede di istruttoria per la concessione del finanziamento ai fini di una riduzione dei tempi e dei relativi costi, nonché nella determinazione delle condizioni economiche di erogazione, ove la Banca ne riscontri la rilevanza rispetto all’andamento del rapporto creditizio.[1]

Accesso preferenziale a bandi, avvisi e finanziamenti pubblici

Anche le Amministrazioni Pubbliche, nel momento in cui emanano un bando o concedono finanziamenti, devono tenere conto delle imprese a cui è stato conferito il Rating attraverso dei sistemi di premialità (come la preferenza in graduatoria, l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo oppure la riserva di una quota delle risorse finanziarie allocate, ex regolamento MEF del 20 febbraio 2014, n. 57).

Il sistema di premialità può, inoltre, essere graduato in ragione del punteggio di Rating, cosicché, al crescere del numero di “stellette” attribuite a un’azienda, corrispondano maggiori benefici.

Infine, in caso di appalti pubblici, il Rating comporta la garanzia di una priorità di scelta.

[1] Gli istituti di credito che omettono di tener conto del Rating attribuito alle imprese, sono tenuti a trasmettere alla Banca d’Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione assunta (Ministero Dell’economia E Delle Finanze, Decreto 20 febbraio 2014, n. 57).